Nella notte tra il 14 e il 15 luglio del 1976, a Buenos Aires, i militari golpisti fecero sparire l’intera famiglia Tarnopolsky, discendente da immigrati ebrei russi: il padre Hugo, la madre Blanca, il primogenito Sergio, sua moglie Laura e la figlia minore Betina. L’unico a salvarsi fu Daniel che in quel momento si trovava a casa di amici: da allora, la sua vita da sopravvissuto, segnata da un lutto senza fine, come quella di tutti i familiari di desaparecidos, è stata spesa nella difficile ricostruzione della propria identità e in un’instancabile ricerca di verità e di giustizia. Nel 2012 ha raccontato la storia intima della famiglia Tarnopolsky nel libro Betina sin aparecer, ora disponibile anche nella traduzione italiana, edita da Qudulibri.
Sarà possibile usufruire del servizio di interpretazione simultanea dallo spagnolo in italiano da parte degli studenti e studentesse del Corso di Laurea Magistrale in Interpretazione del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione.